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Mercato & Trend 30.09.2022

Revisione ENplus: modifiche-chiave, periodo di transizione e molto altro

Dopo molte consultazioni e ampi confronti, la revisione degli standard ENplus® è finalmente una realtà! I nuovi requisiti introducono profonde modifiche nei requisiti di prodotto e di processo.


Proponiamo di seguito una panoramica (parziale) delle novità più importanti e di come queste influiranno sulle aziende, certificate e non. L'importanza della revisione per il mercato italiano viene invece descritta in questo secondo articolo.

Nuova struttura dei documenti di certificazione

Il vecchio Manuale ENplus® va in pensione! I cambiamenti si vedono fin dalla struttura nuovi documenti di certificazione: d'ora in poi i requisiti applicabili alle aziende e agli Organismi di certificazione troveranno spazio in documenti specifici e distinti, detti “Standard”, mentre all’interno delle “Procedure” verrà definito come gestire uno o più processi specifici, come la gestione dei reclami, la licenza d’uso del marchio, il contrasto agli usi illeciti del marchio ENplus® e lo sviluppo e la governance dello schema ENplus®. Le “Linee-guida” forniranno invece informazioni esaustive e interpretazioni su argomenti quali, ad esempio, lo stoccaggio del pellet e le traduzioni multi-lingua per le grafiche dei sacchi.

Il Manuale ENplus® viene quindi sostituito da tre distinti Standard ENplus®:

  • ENplus® ST 1001: requisiti per le aziende;
  • ENplus® ST 1002: requisiti per gli Organismi di certificazione e di analisi che operano nell’ambito della certificazione ENplus®;
  • ENplus® ST 1003: requisiti per l’utilizzo del marchio registrato ENplus®.

Novità che riguardano direttamente le aziende certificate

La revisione ENplus® è intervenuta modificando molteplici definizioni e approcci. In particolare, i big bag ora vengono equiparati al pellet sfuso, indipendentemente dal fatto che essi siano sigillati o meno. Di conseguenza, ai big bag si applicheranno i requisiti applicabili al pellet sfuso e le aziende che acquistano, movimentano e rivendono big bag dovranno valutare attentamente la necessità di ottenere una propria certificazione ENplus® per evitare che si interrompa la catena certificata.

Nel processo produttivo e di commercializzazione, i pellet ENplus® con diametro e classi di qualità differenti dovranno essere fisicamente separati tra loro. Questo requisito, insieme a quelli sulla documentazione di consegna e di vendita e sul bilancio di massa, sarà la base per i nuovi requisiti di catena di custodia, il cui obbiettivo è assicurare che l’azienda non venda più prodotti certificati ENplus® di quanti ne abbia prodotti e/o acquistati.

Per questo stesso motivo, e per garantire una più facile individuazione delle cause di eventuali prodotti non-conformi, le aziende certificate dovranno irrobustire la tracciabilità dei propri fornitori di pellet sfuso.

Inoltre, le grafiche dei sacchi dovranno includere un numero di serie che permetta l'identificazione dell'azienda che ha curato il confezionamento del pellet, la data e la linea d’insacco.

Un'azienda che dispone di più siti potrà ora accedere e beneficiare di un’unica certificazione multi-sito. Le aziende multi-sito potranno essere singole società con più siti (produttivi, di stoccaggio o commerciali), oppure potranno essere costituite da più società con diversa ragione sociale, purché accomunate da un unico controllo di gestione centralizzato.

In linea con la revisione della norma tecnica ISO 17225-2, già in vigore da giugno 2021, le analisi del pellet si estenderanno a tre nuovi parametri: densità particellare, quantità di particelle fini grossolane e quantità di pellet con lunghezza inferiore a 10 mm.

Sono stati introdotti nuovi e più dettagliati requisiti legati alle attività di auto-monitoraggio aziendale, sia del processo produttivo, sia delle fasi di caricamento (es. riempimento dell’autobotte) e confezionamento del pellet.

Inoltre, sono state modificate le definizioni legate alle consegne in autobotte: le consegne “a carico parziale” e “a pieno carico” sono ora chiamate “di piccola taglia” e “a larga scala” e le nuove definizioni si riflettono estesamente sui requisiti applicabili alle aziende che consegnano pellet in autobotte.


Novità sulle verifiche ispettive

È previsto che l'Organismo di certificazione compia le proprie verifiche (iniziali, annuali di sorveglianza e di ricertificazione) fisicamente e in loco: le ispezioni da remoto saranno consentite solo in casi specifici.

Inoltre, sarà introdotto un ulteriore campionamento annuale “a sorpresa” presso i produttori certificati e le stazioni d’insacco. Il campionamento serve a garantire la continua conformità del pellet ENplus® ai requisiti di qualità, in linea con quanto avvenuto in Italia negli ultimi anni.

La nuova documentazione distingue con maggiore precisione due tipi di non-conformità, maggiori e minori, a cui si aggiungono le eventuali osservazioni. L'Organismo di certificazione dovrà individuare e classificare le non-conformità, mentre l'azienda dovrà analizzare le cause di tali non-conformità e proporre adeguate azioni correttive, approvate e successivamente verificate dall'Organismo di certificazione.

La revisione introduce anche un nuovo e più alto livello di credibilità dello schema ENplus®, prevedendo il processo di accreditamento dello schema stesso e richiedendo agli Organismi di certificazione di ottenere un accreditamento specifico per le proprie operazioni ENplus®.

Inoltre, l’introduzione di un “Programma per l’integrità della certificazione” permetterà di valutare sistematicamente le performance degli Organismi di certificazione. Anche gli ispettori saranno tenuti a dimostrare la conoscenza del settore forestale e le proprie esperienza, abilità e competenze, anche partecipando a specifici corsi di formazione e workshop ENplus®.

Infine, l’introduzione del “Programma per l’integrità della gestione dello schema ENplus®” mira a chiarire i diritti, i ruoli e le responsabilità degli organi di governo dello schema, inclusi gli Uffici nazionali ENplus®, prevedendo controlli interni ed esterni delle loro performance.


Il marchio ENplus®

Anche i requisiti per l'uso del marchio ENplus® da parte di tutti i soggetti interni ed esterni alle catene di fornitura del pellet, certificati e non, sono stati revisionati estensivamente. La tabella seguente sintetizza i possibili utilizzi del marchio ENplus® sui prodotti (on-product) ed esterni al prodotto (off-product) da parte di diverse categorie di utenti.

 tab_confronto_standard_3.png

NOTA 1: l’utilizzo off-product è ammesso solo per spiegare il significato dei marchi e delle etichette, che devono essere utilizzate senza il codice ID.
NOTA 2: i rivenditori di pellet in sacchi sprovvisti di una propria certificazione possono utilizzare la grafica del sacco solo in forma di immagine dei sacchi.


Periodo di transizione

Gli standard revisionati entreranno in vigore il 01 gennaio 2023. Tutti i nuovi certificati emessi dopo tale data dovranno già conformarsi ai nuovi requisiti di certificazione (standard ENplus® ST 1001 e ENplus® ST 1003).

Diversamente, le aziende già certificate prima di tale dovranno conformarsi ai nuovi requisiti entro il 01/01/2024 (periodo di transizione di un anno) e la conformità ai nuovi requisiti sarà valutata dall'Organismo di certificazione nel corso della successiva ispezione periodica.


Consultazione dei documenti revisionati

È disponibile un documento di sintesi dei cambiamenti e di confronto tra la vecchia e la nuova documentazione ENplus®.

I nuovi Standard sono disponibili in inglese nella scheda "Risorse/Documentazione tecnica" del sito ENplus®.

Le aziende interessate possono contattare l’Ufficio ENplus® Italia per ottenere i documenti tradotti in italiano.

Nuova documentazione: principali modifiche e confronto: